Salvo modifiche legislative, a partire dal 1° gennaio 2024 l’aliquota IVA ordinaria sul gas metano, sia per usi civili sia industriali, tornerà a essere applicata. Un vero salasso per le tasche degli italiani; infatti con il ritorno all’aliquota IVA ordinaria, si prevede un inevitabile aumento della spesa per i servizi di riscaldamento e acqua calda.

Ad oggi il contributo straordinario destinato ai titolari di bonus sociale elettrico rappresenta un tentativo di sostenere le famiglie in difficoltà, ma purtroppo non si estende al gas.

Facendo riferimento alla normativa attuale, che disciplina la transizione dal mercato tutelato a quello libero per la fornitura di gas, vi è una discrepanza che porta alla discriminazione di una particolare categoria di consumatori: gli utenti vulverabili. Infatti a partire dal 10 gennaio, gli utenti vulnerabili del gas – definiti come tali in base a criteri di età, disabilità, condizioni economiche disagiate o residenza in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi – avrebbero il diritto di rimanere nel regime a maggior tutela, con prezzi calmierati. Tuttavia, se questi utenti risiedono in condomini dotati di impianto centralizzato di riscaldamento, sono costretti a passare al mercato libero.

Speriamo che l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) intervenga in qualche maniera per correggere l’errore legislativo.

Per dirla breve: Siamo in Italia!!! 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *